Un legame tra benessere e inclusione

Ci sono gesti che attraversano il tempo senza perdere il loro valore. Uno di questi è la cucina, un’arte che tramanda storie, identità e sapori, unendo le persone al di là delle differenze.
Cucinare seguendo le tradizioni significa scegliere ingredienti genuini, rispettare i cicli della natura e dare valore ai metodi di preparazione che da generazioni custodiscono il sapere di intere comunità.
Le tradizioni culinarie di molte regioni del mondo condividono un principio comune: l’equilibrio tra gusto e nutrizione. La dieta mediterranea, ad esempio, è stata riconosciuta dall’UNESCO per
i suoi effetti positivi sulla salute, grazie all’uso di ingredienti come olio extravergine d’oliva, cereali integrali, verdure e legumi. In altre culture troviamo principi simili, come la cucina giapponese, con il suo approccio bilanciato a proteine e verdure, o la cucina nordica, che valorizza prodotti fermentati e integrali. Tuttavia, il benessere legato alla cucina non si limita agli aspetti nutrizionali.
Il processo stesso di cucinare e condividere un pasto ha un impatto profondo sul nostro stato d’animo. Impastare il pane, mescolare gli ingredienti di una zuppa, aromatizzare un piatto con delle spezie : sono gesti che ci aiutano a vivere il presente, a rilassare la mente e che possono trasformarsi in veri e propri rituali di cura.
La cucina è anche uno strumento potente per costruire comunità e favorire l’inclusione. In molte città, nascono progetti che utilizzano la cucina come veicolo di integrazione sociale, coinvolgendo migranti, persone con disabilità o in situazioni di fragilità economica. Valorizzare la cucina tradizionale non significa, quindi, ancorarsi al passato, ma portare avanti una cultura alimentare più consapevole e inclusiva.
Scegliere prodotti locali, ridurre gli sprechi e recuperare le ricette che hanno nutrito generazioni prima di noi è un atto che va oltre la semplice alimentazione. È un modo per riconnettersi con ciò che mangiamo, con chi lo produce e con le persone che condividono la tavola con noi.